Aldous Huxley nasce il 26 luglio 1894 a Godalming, nella contea del Surrey, da una famiglia illustre. Suo nonno era il noto biologo Thomas Henry Huxley, uno dei più accesi sostenitori delle teorie darviniane in Inghilterra, mentre suo padre, Leonard, aveva per lungo tempo diretto la Cornhill Magazine, fondata da William Thackeray nel 1860. La madre, Julia Arnold, era invece nipote del poeta Matthew Arnold.
Huxley deve la sua fama anche alla sua attività di critico, di poeta, di drammaturgo e, soprattutto, di saggista. Le sue opere più significative in questo campo sono, oltre alla già citata Filosofia perenne, Le porte della Percezione, del 1954 e Paradiso e inferno del 1956. Questi due volumi parlano degli esperimenti di Huxley con le droghe. Lo scrittore parte dalla considerazione che la scienza contemporanea ha dimostrato che gran parte della felicità e dell'infelicità è una questione di composizioni chimiche: la linea di demarcazione tra pazzia e sanità mentale, tra malattia e benessere, può essere tracciata dalla presenza o dall'assenza di un elemento o di una vitamina nel nostro cibo. I due saggi raccontano anche in modo molto dettagliato come ottenere quelle visioni che ci consentono di diventare consapevoli dell'esistenza di un mondo ulteriore.
Un'attenta analisi, ancora dei temi utopici di Huxley, e quindi riferita a Il mondo nuovo, La scimmia e l'essenza e L'isola, si trova nel bel libro di Stefano Manferlotti Anti-utopia, Huxley Orwell Burgess, dove si analizza, nei tre autori, il tema dell'utopia negativa, o distopia, così ricorrente nella cultura britannica: "Da un lato" scrive Manferlotti "l'affermarsi delle strutture-individuali dei grandi apparati produttivi e dei monopoli, con i relativi corollari della reificazione e mercificazione dell'esistenza, concorre a distruggere il mito di un progresso lineare illimitato e, con ciò stesso, le premesse per descrizioni utopiche che chiameremo per comodità di sintesi, "conservatrici". Dall'altro lato il fallimento pragmatico dell'ipotesi marxista in tutti i Paesi del cosiddetto "socialismo reale", sembra dimostrare l'impossibilità di dar vita a narrazioni assiologicamente organizzate intorno all'ideologia marxista e che chiameremo, per comodità di sintesi, "di sinistra" o progressiste".
Per approfondimenti:
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/huxley.htm
http://www.disinformazione.it/mondonuovo.htm
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