E se non fossi mai esistito/a? La realtà non esiste!

E se non fossi mai esistito/a? La realtà non esiste!
A nu cert moment lascio la Terra! Certamente!!

domenica 21 giugno 2009

Lettera a un amico

I messaggi che si inviano possono avere dei buoni principi.
E' vero che di ogni cosa bisogna vedere l'intento con cui è stata fatta.
Spesso i messaggi a catena sono fatti per farti credere in un futuro migliore, per farti sperare in un domani sereno. A questo punto ... non saprei ... io credo che bisognerebbe sforzarsi in tutto e per tutto di guardare solo e soltanto il presente,. Non farsi prendere dal passato e di non vivere con l'ansia del futuro. Fare ciò è assai difficile! Spesso, così facendo, si rischia di entrare in conflitto con se stessi, ma questo è del tutto normale.
Tuttavia non bisogna mai perdere l'ottimismo sulla riuscita del proprio intento.
Sicuramente molte persone vedono in questi messaggi uno stimolo per realizzare i loro pensieri più profondi. Ben venga!
La strada che ho scelto io è differente, cerco più la fiamma che è dentro di me che non quella esterna.
Voglio sforzarmi per raggiungere questa scheggia, o questo seme di divinità che è in tutti noi.
Solo allora potrò sentirmi in armonia con l'universo e quindi con tutti gli altri esseri.
Per fare questo, dei principi che seguo sono: cercare il più possibile di non emettere giudizi su nulla; non diventare integralista e fondamentalista; volermi bene affinchè possa volere bene agli altri.
Anche secondo me l'inutile ed il superfluo andrebbero eliminati.
Ma, la cosa che mi piacerebbe fare di più in assoluto, è arrivare ad essere solo un osservatore del mio stesso io in modo da abbatterlo.
Abbattere così quell'ego che ci domina ed è sempre in agguato....
Spesso mi rendo conto che appena penso di aver afferrato qualcosa, subito questo qualcosa, nel momento stesso in cui cerco di focalizzarlo, si sminuisce, svanisce.
A volte mi sembra che anche il solo parlare sia un mero esercizio sonoro perchè appena viene proferita una parola perde del suo significato originale.
Lo stesso dicasi per la creatività: appena viene partorita un'idea, al momento della realizzazione e la sua trasformazione, essa pare venire meno del suo significato intrinseco.
Non so se riesco a spiegarmi bene. E' molto difficile portare avanti tali argomentazioni.
La cosa che mi riesce più facile da fare è "essere" e basta, senza cercare tante spiegazioni.
Quando a volte pongo delle domande è per capire come qualcun'altro riesca a sentire il proprio sè ...
Ma chi può veramente asserire di averlo trovato? Se così fosse avrebbe trovato Dio (concetto di per sè inspiegabile!).
L'uomo continua incessantemente ad arrovellarsi tutta la vita su questi dilemmi, cioè, se esiste o non esiste un Dio, o su cosa ci sarà dopo la morte.
Il risultato è perdere di vista il proprio presente!
Forse per molti queste sono solo dissertazioni di spicciola filosofia, ma è pur vero che quotidianamente in me si fanno sempre più presenti tali concetti con una forza ed un'energia sempre più intensa.
E' come se mi stessi distaccando dal concetto di voler capire.
Disttacandomi quindi da ogni concetto.
Solo in questo modo ci si può sentire sciolti, slegati dallo stesso pensiero ... perchè in fondo non c'è nulla da capire, ma c'è solo da "essere" !!!!!
Spesso perdo di vista questo principio fondamentale cioè il semplice essere,
Essere e basta!
...Solo così ci si può paragonare alla storia (per chi di voi la conosce) del cavallo caduto nel pozzo proscigato. Semplicemente essendo come è nella sua natura esso si è riuscito a scrollare di dosso la terra che gli buttavano dall'alto, e semplicemente salendoci sopra, a poco a poco, naturalmente e senza sforzo, riuscì a risalire fino alla bocca del pozzo e liberarsi da solo. Forse questo è l'esempio più calzante.
In questo momento anch'io "sono" e mi sto scrollando di dosso il superfluo.
Il pensiero ora scorre naturalmente come un fiume in piena al di fuori di me! L'io e il non io si sovrappongono.
Credo anche che quando si è raggiunto l'essere, si raggiunge anche il non essere e così il tutto e il niente .... l'equilibrio dello yin e dello yang.
Non so se riesco a farmi capire, perchè anch'io non mi capisco! Ma trovo che questo sia il miracolo! La parte sublime.
Quando si afferma di essersi capiti o per di più di capire gli altri, credo sia solo una mera illusione.
Che cosa dobbiamo capire?
Possiamo solo attenerci a noi stessi perchè "siamo" e non andare oltre perchè sarebbero solo supposizioni mai verficabili.
In noi stessi abbiamo tutto ciò che ci serve e invece lo andiamo a cercare al di fuori. Che strano atteggiamento!
Quindi rimanendo nel mio microcosmo collegato al macrocosmo ti mando un caloroso abbraccio e spero che tu riceva tanta energia positiva per realizzare il sé! A presto! da Xiriut